LA GESTIONE DEL CONFLITTO NELLA MEDIAZIONE CIVILE

Dalla nascita del conflitto tra le parti all’accordo finale: aspetti pratici e tecniche di gestione. Quest’opera nasce dall'esigenza di offrire al mediatore e all'avvocato un’adeguata preparazione sulle più utilizzate e apprezzate tecniche di gestione del conflitto.

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Autore: 
Avv. Mario Antonio Stoppa applica giornalmente nelle mediazioni ciò che spiega nei suoi libri. Appassionato di tecniche di negoziazione e psicologia, è stato tra i primi professionisti a credere nella disciplina della mediazione civile. 


Indice:
Introduzione

1. IL CONFLITTO E LA COMUNICAZIONE

1.2 Come riconoscere un conflitto.

1.3 La reazione al conflitto.

1.4 Come risolvere un conflitto.

1.5 L’importanza del sapere comunicare nel conflitto.

1.5.1 La percezione.

1.5.2 L’ascolto

1.5.3 L’interpretazione

1.6 Le forme di comunicazione.

1.6.2 La comunicazione verbale

1.6.3 La comunicazione non verbale.

1.6.4 La prossemica

1.7 La formulazione delle domande.

Domande aperte

Domande ipotetiche.

Domande tendenziose.

Domande di confronto.

1.8 Il brainstorming.

1.9 La comprensione del conflitto attraverso l’uso della intelligenza emotiva.

1.10 La mediazione attraverso la comprensione: il looping.

2. LE PARTI NEL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE.

2.1 Le parti.

2.1.1 Il mediatore, uomo di pace.

Approfondimento: uno sguardo al diritto

2.1.2 L’avvocato.

Approfondimento: uno sguardo attraverso il diritto

2.1.3 L’uso dei consulenti tecnici.

3 IL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE.

Approfondimento: uno sguardo attraverso il diritto.

3.1 LA FASE PRELIMINARE: I preparativi all’incontro interlocutorio.

3.1.1  La fase preliminare all’incontro interlocutorio.

Avere cognizione di causa.

3.1.2 Cosa fare.

Contattare le parti.

Verificare i poteri.

Fissare il tempo necessario per l’intero incontro.

Accertare l’esistenza di eventuali conflitti di interessi.

3.1.3 Come fare.

Come acquisire le informazioni.

Adoperarsi per escludere la presenza di conflitti di interessi.

Affrontare la negoziazione con le parti in grado di decidere.

Creare una atmosfera positiva.

3.2 FASE INTERLOCUTORIA. L’incontro tra le parti.

3.2.1 Cosa fare.

3.2.2 Come fare.

3.3. L’INIZIO “REALE” DELLA MEDIAZIONE

3.3.1 L’incontro “reale” tra le parti”.

3.3.2 Cosa fare.

3.3.3 Come fare.

Clima cordiale e distensivo.

Facilitare il ritorno del dialogo.

Formulare nuove soluzioni.

Sintesi delle posizioni .

Fissare gli step successivi.

3.3.4 Un altro modo di procedere: la mediazione attraverso la comprensione.

3.4 GLI INCONTRI SEPARATI CON LE PARTI.

3.4.1 Cosa fare.

Comunicare alle parti la regola della riservatezza.

Affrontare e aggirare gli ostacoli .

Puntare sugli interessi delle parti.

Dare impulso alla sessione privata.

3.4.2 Come fare.

La formulazione delle domande.

Individuare e aggirare gli ostacoli non giuridici.

Saper ascoltare.

3.4.3 Gli svantaggi legati agli incontri separati.

Impedimenti emotivi.

Scambio di proposte non conferenti alle intenzioni delle parti.

Allungamento del procedimento.

Inutilizzo delle tecniche di comunicazione.

3.4.4 La reiterazione delle sessioni private.

Cosa fare.

Come fare.

3.4.5 Critiche al modello degli incontri separati.

3.4.5 Il superamento dello stallo nel modello della mediazione «attraverso la comprensione».

3.5 LA FASE CONCLUSIVA

3.5.1 Cosa fare.

3.5.2 Come fare.

3.5.3 La definizione dell’accordo.

3.6 L’ACCORDO TRA LE PARTI.

3.6.1 L’accordo dal punto di vista del mediatore.

3.6.2 La redazione dell’accordo: contenuti di valore.

4 GLI ASPETTI CHE FRENANO LA MEDIAZIONE

4.1 Impedimenti tecnici.

Illustrare le caratteristiche della mediazione.

Valorizzare il tempo trascorso durante gli incontri.

Accertare l’assenza di conflitti di interessi

Accertare la presenza di parti dotate di poteri.

Suggerire alle parti una condotta più efficace.

Cambiare la strategia negoziale in presenza di ostacoli o stallo.

Dirigere gli incontri.

4.1.1 Un esempio concreto di come spostare la trattativa dagli aspetti economici agli interessi reali.

4.2 Gli impedimenti psicologici.

4.2.1 Come fare.

4.3 Gli impedimenti di merito.

4.3.1 Gli impedimenti normativi.

CONCLUSIONI.

 



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