"Mediazione in Open Space: quale dialogo per l'innovazione?"

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Evento “open space technology” (OST) in cui professori, centri di ricerca universitaria, organismi pubblici e privati, mediatori, magistrati, avvocati hanno steso due documenti da sottoporre alle Miinistre Cartabia e Messa per le riforme della giustizia civile

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Nei giorni 6 e 9 luglio 2021 si è tenuto online l’evento "Mediazione in Open Space: quale dialogo per l'innovazione?" organizzato dall’Università di Firenze con il coordinamento della prof.ssa Paola Lucarelli. Non si è trattato del classico seminario di approfondimento e aggiornamento per addetti ai lavori ma di un forum con la modalità “open space technology” (OST) in cui gli stakeholders (professori, centri di ricerca universitaria, organismi pubblici e privati, mediatori, magistrati, avvocati, …) hanno potuto contribuire alla redazione di due documenti, qui allegati, da sottoporre alle Ministre Cartabia e Messa. E’ ormai urgente che le università offrano agli studenti dei corsi di laurea in materie giuridiche degli insegnamenti specifici in tema di mediazione dei conflitti.
Il Dossier analizza le norme attuali e le loro difficoltà di applicazione. Il testo, frutto di un confronto tra gli esperti svoltosi in sessioni parallele, contiene delle proposte condivise migliorative dell’attuale impianto del Decreto legislativo 28/2010.
 
I temi affrontati riguardano:
1) Incentivi economici fiscali alla mediazione. Esenzione dalla imposta di registro e patrocinio a spese delle Stato. Criticità applicative e possibili semplificazioni.
2) La riforma del primo incontro. Il principio di effettività. Verbale e accordo tra tutele e sanzioni.  Mediazione on line. 
3) Mediazione da clausola contrattuale. Mediazione obbligatoria. Dall'accordo di mediazione all'atto notarile.
4) La mediazione demandata. Coordinamento con l'ufficio per il processo.
5) La mediazione in materia di lavoro.    La consulenza tecnica in mediazione.
6) Mediazione familiare
7) La mediazione con la Pubblica Amministrazione.
8) La revisione delle indennità di mediazione.
9) Qualità degli organismi: accreditamento e revisione dei criteri di iscrizione, rapporti con il Ministero.
10) Qualità della mediazione: controlli ministeriali e protocolli volontari. Riattivazione del Tavolo Ministeriale degli Organismi di mediazione.
11) La formazione universitaria, la formazione dei mediatori, degli avvocati e dei professionisti.
12) Identità del modello italiano di mediazione: criticità e elaborazione di un modello originale e delle possibili declinazioni.
13) Professione mediatore.
14) Armonizzazione delle procedure ADR.

La giustizia consensuale è ormai un “processo culturale che valorizza le capacità personali e imprenditoriali nella gestione responsabile e autodeterminata dei conflitti relazionali.
La giustizia consensuale apprezza il ruolo delle parti che a vario titolo vivono un conflitto e le rende tutte protagoniste e artefici della soluzione pacifica dei loro problemi”.

L'evento è stato patrocinato dal Coordinamento degli Organismi forensi, dall'Unione nazionale degli Avvocati per la Mediazione (UNAM), dall'Associazione nazionale dei Mediatori Professionisti (ANMP).