La mediazione in videoconferenza, laWeb Cam strumento di mediazione

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Dott.ssa Beatrice Benenati

La gestione del conflitto in mediazione attraverso l'uso dei moderni strumenti telematici come la web cam. Suggerimenti per valorizzarne l'uso.

A cura del Mediatore Dott.ssa Beatrice Benenati da Sassari.
Letto 3148 dal 10/11/2016

Tutti noi Mediatori sappiamo quanto sia importante la comunicazione, tutti i nostri sensi e le nostre conoscenze sono rivolti nell'obiettivo  di risoluzione del conflitto. Rivolti verso l 'empatia con l'intento di  svuotare la controversia dagli elementi di conflitto, negoziando un vantaggio economico – emozionale soddisfacente rispetto ad una rivalutazione  del valore  soggettivo dell'oggetto del conflitto. Oggi la tecnologia ci pone davanti a   nuove forme di comunicazione della nostra espressività, che va' oltre noi stessi ,e che , pur fornendoci un ausilio di contatto con interlocutori non fisicamente presenti, ci mette davanti ad una  modalità di espessione comunicativa nuova. Questo metodo e' la mediazione in videoconferenza.
Chi di noi, vedendosi in un video non ha esclamato: "oddio, ma io appaio e parlo veramente cosi?” E' quindi su questo che dobbiamo lavorare, operando sull'effetto che la  videocamera opera su noi stessi  e sulle parti in mediazioni, presenti e non.  Si puo'  sfruttare  la peculiarità di questro strumento  in vari modi, tra cui,  restringere  il campo visivo limitatamente al nostro volto  escludendo  il resto del corpo, evitando cosi' di  comunicare cio' che il nostro corpo inconsciamente comunica e  annulare le distanze  reali  tra soggetti  in conflitto  che  non accettano di buongrado di spostarsi.
I soggetti in mediazione in videoconferenza, possono provare due tipi di sensazioni. La prima ,sentirsi fisicamente "non esposti" e quindi protetti. La seconda, sentirsi imbarazzati perche si vedono e si sentono come non immaginavano di apparire e  di conseguenza deconcentrati sulla mediazione. E' percio' indubbio che la  Web Cam  modifichi  il comportamento rispetto agli abituali atteggiamenti .Si puo' verificare una  chiusura  per difesa, oppure anche  un' apertura, per  non essere  fisicamente esposti.
Il mediatore  puo' gestire questo "set" e renderlo   importante  strumento per  la  conciliazione.
Idealmente  si potrebbe regolare uno standard di  comportamento in videoconferenza  attraverso alcuni accorgimenti.
  • Preporre al collegamento video   un breve messaggio scritto di presentazione e di saluti anticipando all'interlocutore  l'imminente collegamento.
  •  Chiamare  ed instaurare il contatto verbale e visivo, rinnovando i saluti e le presentazioni, senza riferimenti all'oggetto di mediazione,  distogliendo l'attenzione dal conflittto , attirando  la concentrazione della parte sull'aspetto tecnico del collegamento e rinviando il collegamento all'arrivo delle altre parti. 
  • Procedere  con le parti presenti,  alla spiegazione  di come avverrà  la mediazione in videoferenza ,  ed  enfatizzando questo sistema  come dimostrazione di volontà dell'altra parte a voler essere presente.
  • Riaprire il collegamento e quindi la mediazione in quelle che sono le normali e consuete procedure.
  • Raggiunto un accordo definitivo , parziale, o un rinvio, avvisare  la parte in videoconferenza  che la chiamata verra'  temporaneamente   sospesa per redigere il verbale e, appena pronto richiarla per  la lettura e l'accettazione.
Ottimizzare  quindi le risorse mentali e professionali con quelle tecnologiche tenendo sempre presente il concetto fondamentale dell”impossibilità di non comunicare”. L'importanza fondamentale delle nostre parole, delle  pause, dei gesti , la luce dei nostri occhi e non ultimo anche  dei silenzi  perchè   tutto comunica   sempre qualcosa , e ancor di piu'  davanti ad una vieocamera. Noi mediatori siamo accomunati dall'essere stati  pionieri e nel credere fortemente con assertività a questo istituto giuridico che il legislatore , con l'obbligatorietà lo ha reso strumento fondamentale per il bene comune. Lasciamoci quindi prendere ed affascinare da questa nuova opportunita'  e percorriamo il meraviglioso percorso di conoscenza di se stessi e degli altri anche attraverso questo freddo ed impersonale strumento tecnico , trasformandolo  ed utilizzandolo come  chiave d'accesso  per entrare in empatia  con noi stessi e gli altri.

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Chi è l'autore
Dott.ssa Beatrice Benenati Mediatore Dott.ssa Beatrice Benenati
Sono consulente , libero professionista dal 2005, nel settore del risanamento del debito bancario e tributario in sofferenza di famiglie ed imprese ed eventuale studio del riassetto societario.
Seguo questo ambito con particolare attenzione e dedizione avvalendomi anche della competenza di dott.ri commercialisti e Avvvocati tributaristi per la verifica di anomalie bancarie anatocismo, usura su C/C affidati, mutui, cessioni del quinto e carte revolving e della collaborazione di uno ...
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