Pubblicato dalla Commissione UE il Rapporto sullo Stato di diritto 2025

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Si dà atto di importanti riforme negli Stati membri nei quattro settori chiave oggetto della relazione: giustizia, lotta alla corruzione, libertà dei media e bilanciamento dei poteri istituzionali.

Letto 248 dal 24/07/2025



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In data 8 luglio 2025 la Commissione europea ha pubblicato la sesta relazione annuale sullo Stato di diritto (Rule of Law) in tutti gli Stati membri, frutto del dialogo con le autorità nazionali e le parti interessate.
 
La relazione di quest'anno conferma che vi è un percorso positivo in molti Stati membri, in quanto sono state portate avanti importanti riforme nei quattro settori chiave oggetto della relazione: giustizia, lotta alla corruzione, libertà dei media e bilanciamento dei poteri istituzionali.
 
La riforma della mediazione mira a migliorare l'efficienza del sistema giudiziario e il suo impatto dovrà essere valutato nel tempo. Si dà atto dell’entrata in vigore della revisione delle norme sulla mediazione e sulla negoziazione assistita, con l'obiettivo di incoraggiare ulteriormente l'uso di questi strumenti e ridurre il numero di procedimenti giudiziari. Questa revisione interviene in un contesto di già esteso utilizzo della mediazione, così come riformata negli ultimi anni, con un aumento dell'11% dei casi mediati nel 2023 rispetto al 2022, anche se il tasso complessivo di successo della mediazione nel 2023 era pari al 15%.  La riforma riguarda fra l’altro la partecipazione alla mediazione in modalità telematica, i requisiti degli organismi di mediazione, la durata del procedimento di mediazione.
 
Per la Commissione europea l’Italia ha compiuto progressi limitati sugli aspetti oggetto delle raccomandazioni formulate nella Relazione 2024 (digitalizzazione nelle sedi penali e nelle procure, proposta legislativa in materia di conflitti di interesse, adozione di norme sul lobbying e creazione di un albo delle attività dei rappresentanti di interessi, finanziamento dei media del servizio pubblico adeguato all’adempimento della loro missione e per garantirne l'indipendenza).
 
In alcuni settori non si sono riscontrati progressi (controllo delle donazioni attraverso fondazioni e associazioni politiche e creazione di un registro elettronico unico per le informazioni sul finanziamento dei partiti e delle campagne, riforma sulla diffamazione e protezione del segreto professionale e delle fonti giornalistiche, creazione di un’autorità nazionale per i diritti umani).
Nuove raccomandazioni sono state rivolte all’Italia.
 
https://italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/relazione-sullo-stato-di-diritto-2025-limportanza-dello-stato-di-diritto-la-democrazia-la-sicurezza-2025-07-08_it
 
https://commission.europa.eu/document/download/9ccf6a60-8e2f-4193-868b-30a24c9e37e0_en?filename=16_1_63949_coun_chap_italy_en.pdf
 
 
https://www.altalex.com/documents/news/2025/07/15/stato-diritto-europa-relazione-2025-commissione-ue
 
https://www.transparency.it/statodiritto