L'organismo dinanzi al quale si svolge la mediazione deve possedere comprovate caratteristiche di competenza e professionalità

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Avv. Sandra  Londei

Tribunale di Roma, sentenza del 04/02/2019

A cura del Mediatore Avv. Sandra Londei da Roma.
Letto 1468 dal 18/02/2019

Commento:
Qualora il Giudice, valutati gli atti e la documentazione in suo possesso ritenga che la protrazione del giudizio fino alla sentenza che lo definisce sia irragionevole, può mandare le parti in mediazione.
Le parti dovranno necessariamente scegliere un organismo che in base a comprovate caratteristiche di competenza e professionalità possa assicurare un corretto e positivo svolgimento del procedimento di mediazione.

Testo integrale:

TRIBUNALE di ROMA Sez.XIII°
ORDINANZA

Il Giudice, dott. Massimo Moriconi, letti gli atti, osserva:

Si ritiene che in relazione a quanto emerso allo stato degli atti (1) le parti ben potrebbero pervenire ad un accordo conciliativo; per il che si dispone un percorso di mediazione demandata. Alle parti si assegna termine fino all'udienza di rinvio per il raggiungimento di un accordo amichevole. Va fissato il termine di gg.15, decorrente dal 15.3.2019, per depositare presso un organismo di mediazione, a scelta delle parti congiuntamente o di quella che per prima vi proceda, organismo che va scelto accuratamente, in base a comprovate caratteristiche di competenza e professionalità, necessarie affinché il percorso conciliativo venga utilmente svolto, la domanda di cui al secondo comma dell’art.5 del decr.legisl.4.3.2010 n.28; con il vantaggio di poter pervenire rapidamente ad una conclusione, per tutte le parti vantaggiosa, anche da punto di vista economico e fiscale (cfr. art.17 e 20 del decr.legisl.4.3.2010 n.28), della controversia in atto. Va evidenziato che ai sensi e per l'effetto del secondo comma dell'art.5 decr.lgsl.28/'10 come modificato dal D.L.69/'13 è richiesta l'effettiva partecipazione al procedimento di mediazione demandata, laddove per effettiva si richiede che le parti non si fermino alla sessione informativa e che oltre agli avvocati difensori siano presenti le parti personalmente; e che la mancata partecipazione (ovvero l'irrituale partecipazione) senza giustificato motivo al procedimento di mediazione demandata dal giudice oltre a poter attingere alla stessa procedibilità della domanda, è in ogni caso comportamento valutabile nel merito della causa. Ed inoltre consente l’applicazione dell’art. 96 III° cpc (norma applicata dal Giudice nel caso di ingiustificata mancata partecipazione al procedimento di mediazione, come da costante giurisprudenza, edita anche on line
P.Q.M.
a scioglimento della riserva che precede, DISPONE che le parti, comprese le Assicurazioni, procedano alla mediazione demandata, ai sensi dell'art.5 comma secondo del decr.lgsl.28/2010, della controversia; INVITA i difensori delle parti ad informare i loro assistiti della presente ordinanza nei termini di cui all’art.4, co.3° decr.lgsl.28/2010, e specificamente della necessità di partecipare effettivamente e di persona3, assistiti dai rispettivi avvocati, al procedimento di mediazione; INFORMA le parti che l’esperimento del procedimento di mediazione è condizione di procedibilità della domanda ai sensi dell’art.5, co.2° e che ai sensi dell’art.8 dec.lgs.28/10 la mancata partecipazione senza giustificato motivo al procedimento di mediazione comporta le conseguenze previste dalla norma stessa; nonché dall’art. 96 III ° cpc; VA fissato il termine di gg.15, decorrente dal 15.3.2019 per depositare presso un organismo di mediazione, a scelta delle parti congiuntamente o di quella che per prima vi proceda, la domanda di cui al secondo comma dell’art.5 del dec.lgs.28/10; RINVIA all’udienza del 23.9.2019 h.9,30 per quanto di ragione.- Roma lì 4.2.2019 AVVISI Il Giudice dott.cons.Massimo Moriconi

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Chi è l'autore
Avv. Sandra  Londei Mediatore Avv. Sandra Londei
L'avv. Sandra Londei si forma e "cresce" coerentemente con il proprio carattere e le inclinazioni naturali, da sempre improntati ad aiutare i soggetti più deboli, soprattutto nell'ambito del diritto di famiglia

Tutto ciò ha favorito la conciliazione dell'attività di avvocato, svolta prevalentemente nel settore del diritto civile ed in quello di tutela ed assistenza dei minori, con quella di mediatrice familiare e civile.








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