Il garante blinda la mediazione

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Mediazione civile a prova di privacy. Con un provvedimento e due autorizzazioni il Garante blinda infatti gli organismi, pubblici o privati che siano chiamati a gestire le procedure rese obbligatorie dallo scorso marzo per una serie di controversie civili. E autorizza ministero della Giustizia, organismi di mediazione ed enti di formazione a trattare i dati giudiziari per la verifica dei requisiti di onorabilità dei mediatori. Di fatto, il presidente Francesco Pizzetti lancia una ciambella di salvataggio all'intero meccanismo, che altrimenti avrebbe rischiato di arenarsi di fronte ai vincoli legati al trattamento di informazioni tutelate dalle norme sulla privacy. Nel mirino dell'authority i dati sensibili e giudiziari che inevitabilmente devono essere trattati dai soggetti accreditati dal ministero della Giustizia. Il riferimento, ad esempio, è alle informazioni concernenti lo stato di salute delle persone che entrano in gioco nelle mediazioni attivate per il risarcimento del danno per colpa medica oppure ai dati relativi alle sentenze di condanna in virtù delle quali è possibile chiedere il ristoro di un danno attraverso la procedura di mediazione.







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