L'Oua fa ricorso anche sulla circolare

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Vinta una battaglia contro la conciliazione, l'Oua ci riprova. Dopo avere ottenuto il rinvio davanti alla Corte costituzionale di passaggi cruciali della normativa sulla mediazione obbligatoria, adesso l'Organismo unitario dell'avvocatura ha presentato motivi aggiuntivi al "vecchio" ricorso davanti al Tar del Lazio: a essere impugnata, questa volta, è la circolare del ministero della Giustizia del 4 aprile scorso sul «regolamento di procedura e i requisiti dei mediatori». Per Maurizio De Tilla, presidente Oua, «la circolare prosegue con l'impianto del regolamento attuativo e acuisce i profili di incostituzionalità del decreto legislativo, perché non consente di individuare criteri di qualità per la formazione dei mediatori e requisiti idonei di competenze, ma anche perché si prevede che il procedimento di mediazione sia condizione di procedibilità della domanda giudiziale». Per De Tilla «è un assurdo: il ministero della Giustizia si fa beffa del diritto e con una circolare prevede la mediazione unilaterale. Come si può avviare una mediaconciliazione con una sola delle parti: il conciliatore che procede da solo senza la presenza di entrambe le parti è un assurdo giuridico che contrasta con il buonsenso e con la legge».









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