Mediazione civile: i nuovi dati del Ministero aggiornati al 31 marzo 2012.

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La mediazione civile obbligatoria compie il primo anno di vita.

Ad un anno di distanza, la Direzione generale della Statistica del dicastero di via Arenula pubblica l’ultima rilevazione aggiornata al 31 marzo 2012, con proiezione nazionale sulle mediazioni civili e commerciali, analisi delle iscrizioni per materia, valore e geografica, durata delle procedure e confronto con la giustizia ordinaria, anche alla luce dell’entrata in vigore della mediazione in materia di condominio e risarcimento danni derivanti dalla circolazione di veicoli e natanti.

Il numero totale delle iscrizioni è stato di 91.690 casi, con la registrazione di un picco massimo nel mese di marzo (12.175 casi, quasi 2.500 in più rispetto a febbraio), dovuto all’allargamento della conciliazione al condominio e r.c. auto.

Difatti, nonostante le rilevazioni si riferiscano ad un brevissimo lasso di tempo, l’effetto introduzione delle due ultime materie ha portato ad un notevole incremento del ricorso alla mediazione civile negli ultimi 10 giorni di marzo con un + 286% nel condominio (si è passati da 94 a 363 iscrizioni) e a un + 644% per il ris. danni r.c.a. e natanti (da 115 a 856 iscrizioni).

Tra le materie a cui si fa maggiormente ricorso alla mediazione si confermano le controversie sui diritti reali e locazioni, entrambe in aumento rispetto al precedente trend di rilevazioni (rispettivamente 17.156 e 11.223 iscrizioni nei primi tre mesi del 2012).

Dal punto di vista geografico, ancora una volta il maggior numero di procedimenti iscritti spetta alla Campania (15,7%), seguita dalla Lombardia (11,4%), con una netta prevalenza delle regioni del nord (oltre il 35 %) rispetto al centro (26,7%), sud (25,5%) e isole (10,5%).

Per quanto attiene al valore delle controversie, i dati indicano che il valore medio delle istanze promosse si attesta sulla cifra di €118.299 (in netto aumento rispetto alla precedente rilevazione).

I numeri mostrano che le maggiori possibilità di intesa tra le parti si raggiungono nelle controversi di minor valore, eccetto una inversione di tendenza per la classe di valore della lite più alta (oltre 5 milioni di euro).

Interessante notare che la presenza dell’aderente favorisce la positiva risoluzione della controversia nei 65% dei casi, mentre quando la stessa non compare le possibilità di raggiungere un accordo scendono al 52% dei casi. Rispetto al precedente trimestre, il trend di comparizione dell’aderente si attesta in leggero aumento rispetto alle ultime rilevazioni (+ 0.2 %).

In linea con i dati forniti nell’ultimo trimestre, le proiezioni mostrano l’inconsistenza del dibattuto tema sulla mancata previsione della presenza obbligatorietà dell’avvocato: difatti i proponenti accettano l’assistenza legale del difensore di fiducia nel 84% dei casi, mentre gli aderenti che compaiono nell’86% dei casi.

Confermato l’enorme divario temporale necessario per la definizione della lite, che nel processo ordinario si attesta a circa 1.066 giorni, mentre nella mediazione civile a poco più di due mesi.

Tallone d’Achille permane la mediazione delegata, ferma al palo con un 2,7% (peraltro, come già dichiarato dal Ministro Severino nell’incontro pubblico del 9 maggio 2012, che potete trovare sulla sezione news di 101mediatori.it).

 








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