Quanto può guadagnare un Avvocato che trova l’accordo in Mediazione?

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A cura di Mario Antonio Stoppa

I mediatori individuano nell’accordo raggiunto in mediazione la soluzione ottimale per il cliente che affronta un conflitto. Una considerazione che non sempre è condivisa dagli avvocati.
Sappiamo che per un legale abituato alle aule dei tribunali, l’idea di dover puntare il massimo delle proprie energie durante la fase delle trattative, in mediazione, può essere incomprensibile.
Eppure il cambio di strategia può rivelarsi la migliore scelta professionale e quella più remunerativa. Scopriamo il perché.
 
Il cliente…
L’assistito tradizionale invoca una giustizia veloce, possibilmente appiattita sulle proprie ragioni. Animato da posizioni di principio avvia fiducioso un giudizio (o resiste) e, dopo alcuni anni, stretto dalle dinamiche processuali, dalla tenacia delle avverse convinzioni e dai tempi della giustizia, torna a ricredersi: così ridimensiona le proprie aspettative e in molti casi decide di avviare una trattativa per giungere ad un accordo più aderente alla realtà, concreto, che magari non lo faccia uscire con le ossa rotte dal processo.
Se la valutazione “sulla convenienza” del contenzioso effettuata col senno di poi (a giudizio inoltrato) fosse riportata indietro nel tempo, ad esempio nella stanza della mediazione, l’apporto professionale dell’avvocato consentirebbe al cliente di calarsi fin da subito nella realtà e di conseguire in tempi brevi il suo interesse sostanziale ottimale.
Così, un accordo raggiunto a “quattr’occhi” con l’aiuto del mediatore e l’assistenza degli avvocati, spazzerebbe via i rischi processuali, lo stress da contenzioso e le incomprensioni tra le parti, chiarite durante le trattative.
 
L’avvocato…
Naturalmente ogni professionista si adopera al meglio per raggiungere il risultato sperato dal cliente, che diventa successivamente il suo principale passaparola con cui presentarsi nel mondo professionale (le referenze).
Ma non dimentichiamo che l’avvocato è pur sempre l’imprenditore di sé stesso e come tutti i buoni imprenditori cerca di valorizzare al meglio il proprio tempo e il proprio ingegno professionale.
Per questa ragione, la scelta della strategia professionale terrà inevitabilmente conto anche dell’aspetto economico legato alla remunerazione e, prima o poi, nell'avvocato si presenterà il dubbio: conviene più la mediazione o il processo?
 
Qualche dato alla mano
La risposta ce la fornisce il D.M. 55/2014, che rende più remunerativa l’attività dell’avvocato che si adopera per definire il contenzioso al di fuori del processo.
La tabella evidenzia il compenso dell’avvocato per l’attività stragiudiziale che la giurisprudenza ritiene applicabile anche alla procedura di mediazione
 
valore da € 0,01
a € 1.100,00
da € 1.100,01 a € 5.200,00 da € 5.200,01 a € 26.000,00 da €26.000,01
a € 52.000,00
da € 52.000,01
a €260.000,00
da €260.000,01
a € 520.000,00
compenso 270,00 1.215,00 1.890,00 2.295,00 4.320,00 5.870,00
 
Una tariffa base che secondo l’art.19, prevede la possibilità (per il giudice e di conseguenza anche per l’avvocato) di aumentare l’importo fino all'80% o ridurlo fino al 50, a seconda della natura della lite e dell’importanza dell’attività svolta (e perché non valutare anche il risultato raggiunto).
 
Tabella Aumentata dell’80%
valore da € 0,01
a € 1.100,00
da € 1.100,01 a € 5.200,00 da € 5.200,01 a € 26.000,00 da €26.000,01
a € 52.000,00
da € 52.000,01
a €260.000,00
da €260.000,01
a € 520.000,00
compenso 709,00 3.191,00 4.963,00 6.027,00 11.346,00 15.417,00
 
Un compenso sostanzialmente in linea con quello previsto per la fase processuale che, però, viene liquidato dal giudice con la sentenza che conclude il giudizio, ovvero dopo 5/10 anni.
 
Se il tempo rimane un valore…
L’avvocato sa bene, come tutti i clienti che intendono raggiungere un buon risultato, che la liquidazione di una parcella in tempi certi e brevi, contribuisce ad una migliore serenità professionale.
Se prendiamo le statistiche ministeriali degli anni 2015-2016, possiamo notare come la mediazione dura mediamente circa 90 giorni: ciò significa che ogni incarico di mediazione può essere liquidato in 100 giorni, cioè in poco più di tre mesi! Mentre nel processo gli anni passano...
 
Più mediazioni o più cause?
Le scelte economiche dei clienti non sono poi tanto diverse da quelle del professionista. Entrambi, ciascuno nel proprio ambito, ricercano soluzioni reali ai problemi quotidiani, soddisfazioni professionali ed economiche in tempi brevi.
Per concludere, l’accordo raggiunto in mediazione è la soluzione vincente sia per il cliente che si libera dalle energie negative del conflitto, che per l’avvocato professionalmente soddisfatto e remunerato, come nel giudizio, ma con una liquidazione a tempo di mediazione.







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