
Cala il numero degli avvocati italiani, con un saldo finale fra iscrizioni e cancellazioni che per la prima volta risulta negativo per 1.604 unità. Il 28,4% dei rispondenti ha definito molto critica la situazione, con scarsità di lavoro e caratterizzata da un generale senso di incertezza.
In questo quadro triste va tuttavia rilevato che l’avvocatura ravvisa nelle modalità alternative di risoluzione delle controversie (cd ADR) un’opportunità di crescita della professione.
Il 45,3% del campione afferma che, nel corso dell’ultimo anno, ha utilizzato gli strumenti dell’Alternative Dispute Resolution così come emerge dall’allegata tabella 45. La mediazione (92,5% dei casi) è lo strumento preferito, seguita dalla negoziazione assistita in ambito non familiare (51,0%) e dalla negoziazione assistita alle famiglie (29,2%). Il avvocati 25,2% li considera strumenti efficaci per ridurre i tempi dei processi mentre il 35,4% li considera un un costo ulteriore.
La domanda di procedure di giustizia alternativa viene considerata in crescita. In particolare le aziende vi ricorrono non solo nel tradizionale settore giuslavoristico ma anche per affrontare casi di contenziosi in materia contrattualistica, finanziaria, per il recupero di crediti insoluti o richieste di risarcimento danni.
https://www.cfnews.it/info-cassa/il-rapporto-censis-2022-e-i-numeri-dell-avvocatura/
https://www.affaritaliani.it/roma/avvocati-in-crisi-addio-alla-toga-non-piu-un-mito-ma-un-lavoro-mal-pagato-793306.html?refresh_ce
https://www.italiaoggi.it/news/professioni-avvocatura-in-fuga-un-terzo-dei-legali-e-pronto-a-lasciare-202204281441555690