Commento:
Il caso in esame riguarda un giudizio di appello innanzi al Tribunale, nel quale veniva disposta la mediazione delegata che, però, non veniva introdotta dalla parte attrice – appellante onerata.
In merito, il Giudice ha così statuito:
In merito, il Giudice ha così statuito:
- la mediazione delegata deriva dalla valutazione del Giudice in relazione alla potenziale mediabilità della lite;
- la mediazione delegata costituisce un obbligo per le parti;
- il mancato esperimento della mediazione delegata determina l’improcedibilità della domanda;
- a nulla rileva che la parte appellante abbia esperito una procedura conciliativa di ADR diversa dalla mediazione delegata; ed, infatti, l’ADR attivata (in ambito telecomunicazione) ha funzione e finalità diverse rispetto alla procedura di mediazione; inoltre la procedura di ADR serve per controversie tecniche e non richiede assistenza legale, mentre la mediazione delegata consente una valutazione anche di questioni giuridiche complesse come la compensazione o il rimborso delle spese, secondo gli artt. 91 e 92 c.p.c. e i parametri del D.M. 55/2014; di conseguenza, la procedura di Adr svolta non risulta equiparabile a quella della mediazione delegata;
- peraltro, la parte appellante aveva sollecitato il Giudicante a formulare una proposta conciliativa, ma non attivata poi la procedura di mediazione delegata;
- da ciò deriva l’improcedibilità della domanda giudiziale, nonché la condanna di parte appellante non solo alla rifusione delle spese di lite di controparte, ma anche al pagamento della sanzione ex art. 96 terzo comma c.p.c. *